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Metamorfosi di una casa


Spartaco frequenta la IV F del Plesso Rocco Chinnici, II° Circolo Vincenzo Landolina di Misilmeri (PA). Con entusiasmo ha risposto all'invito dell'insegnante a raccontare cosa gli manca della scuola e lo ha condiviso con noi.

Grazie Spartaco per il racconto delle tue giornate nella tua casa "multifunzione" e la condivisione delle tue nostalgie.

Speriamo che il terribile virus sparisca presto e così potrai ritornare a uscire con i tuoi amici, tornare a scuola, quella vera, dove potrai riabbracciare i tuoi compagni e i tuoi insegnanti. Te lo auguriamo con tutto il cuore.


Mi presento sono Spartaco, come tutti sappiamo in questi giorni, tanti giorni ormai, siamo a casa per colpa di un terribile virus, il COVID-19. Ne parlano tutti, se ne parla ai Tg, si trovano video su internet e se ne parla anche a casa. Casa…. un posto che è da sempre il mio posto sicuro, un luogo dove ogni giorno non vedevo l'ora di ritornare dopo la scuola o le mie attività, un luogo che associavo spesso alla parola relax e adesso? Adesso mi sveglio la mattina, mi preparo come se dovessi uscire e intanto la mia casa sembra un po' di tutto è diventata ristorante, scuola di danza, Chiesa, oratorio e scuola, sì anche scuola. Prima svolgevo solo i compiti per casa ma adesso anche le lezioni sono “a casa”. Tutto questo si chiama didattica a distanza che poi di distante è solo la persona perché in realtà quando mi collego o dal cellulare o dal computer, per le videolezioni è come se maestre e compagni siano a casa mia. Durante le videolezioni riesco a vedere i loro volti e sentire le loro voci ed è una strana sensazione. Cerco di isolare tutti i rumori della casa, il rumore che fanno i miei fratelli e immagino di essere seduto al mio banco ad ascoltare le lezioni. Finite le lezioni spesso comincio a fare qualche compito, poi pranzo con i gridolini e le risate dei miei fratelli e con mia madre e mio padre che cercano di farli stare tranquilli. Anche mio padre per adesso è a casa quindi siamo tutti e cinque insieme e questa è una cosa bella. Di pomeriggio dopo i compiti mi piace giocare con qualche mio amico, ma si può giocare solo on-line, per fortuna così riesco a fare qualcosa di diverso e la noia e la tristezza vanno per un po' via. Arrivati a sera si ricomincia di nuovo la “lotta” per la cena con con i miei fratelli che fanno i monelli. Finita la cena stiamo tutti insieme fino a quando arriva l’ora di andare a dormire e una volta a letto la mia testa comincia a pensare, penso quanto era bello fare le corse al mattino, fare avanti e indietro da casa e vedere le persone a me care e pensando e quasi sognando spero che tutto finisca al più presto, che si trovi una cura o qualsiasi cosa che ci riporti alla nostra vita di prima e che ci aiuti a non vivere più un periodo così brutto.

Spartaco



































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