Thomas frequenta la IV F del Plesso Rocco Chinnici, II° Circolo Vincenzo Landolina di Misilmeri (PA)
Con entusiasmo ha risposto all'invito dell'insegnante a raccontare cosa gli manca della scuola e lo ha condiviso con noi.
Grazie Thomas per il tuo disegno e per il racconto delle tue giornate ricco di tante belle riflessioni!
Speriamo che il terribile virus sparisca presto e per sempre e così potrai ritornare a scuola e riabbracciare i tuoi amici e i tuoi insegnanti. Te lo auguriamo con tutto il cuore.
Sono già due mesi che io e la mia famiglia siamo chiusi a casa per colpa della pandemia di coronavirus, ma dobbiamo farlo per evitare la diffusione, anche in tv lo dicono sempre, stare a casa per non contagiare e per non essere contagiati. Solo così possiamo fermare questo virus, almeno fino a quando non trovano un vaccino che lo possa sconfiggere.
Di sicuro questo ha cambiato le nostre vite, le mie giornate sono tanto diverse adesso, mi alzo intorno alle 08:30/09:00 am, mi lavo e se ho una video lezione ripasso le materie e mi preparo davanti al computer. Infatti a causa di questa pandemia le scuole sono state chiuse, e il nostro modo di studiare è cambiato, ci siamo dovuti adattare ad un nuovo modo di fare scuola. Adesso studiamo da casa grazie ad un’applicazione che si chiama classroom, dove le maestre mandano i compiti e noi dopo averli svolti li rimandiamo, e un’altra applicazione che si chiama meet dove invece facciamo lezioni orali e correzioni dei compiti , e dove riusciamo a vederci tutti. All’inizio non ho avvertito il disagio di questo nuovo modo di studiare, la novità era carina avremmo potuto usare di più il computer, meno ore per le lezioni, non dovevamo alzarci per forza alle 07:00 am. Ma questo entusiasmo è durato una decina di giorni, dopo è diventato tutto un po' più complicato, ho cominciato a sentire la mancanza di tante cose che prima davo per scontate, per esempio essere interrogati di presenza, vedere ogni giorno i miei compagni , il contatto fisico, il poter avere un dialogo diretto con le maestre, fare la pausa merenda e magari anche farmi rimproverare. Non pensavo mi potessero mancare queste cose, ma è così, e questo mi rende davvero triste perché mi fa capire oltre a quanto sono importanti questi scontati gesti quotidiani per me, anche che per lo Stato avere preso questa decisione di chiudere le scuole, significa che la nostra situazione è davvero tanto grave, e questo fa molta paura. Ho capito che sicuramente quest’anno scolastico finirà così. Nonostante tutto cerco di occupare i miei pomeriggi cercando di mantenere i miei hobby, infatti faccio delle video lezioni di scacchi e scout, e gioco anche un con la mia sorellina ai videogiochi. Spero che almeno a settembre potremo tornare tra i nostri banchi di scuola, con i nostri compagni, i nostri libri, le nostre maestre e perché no?!.. anche le nostre marachelle, ma soprattutto per recuperare quanto abbiamo perso , e che trovino un vaccino contro questo coronavirus, così se dovesse ritornare saremo preparati per affrontarlo. Thomas
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